My immortal

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okkioniblu91
view post Posted on 10/11/2011, 01:58




"These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase."


"Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare."
{My immortal - Evanescence}









© Alexiel e Dean

:alexiel:
Probabilmente, se non ci fosse stata lorelai in quel momento, non sarebbe riuscita a muoversi da lì. Tutto si sarebbe aspettata, tranne che rivedere suo fratello sotto forma di spirito. Era rimasta di sasso, addirittura il respiro sembrava essersi mozzato, stringendole i polmoni talmente tanto da sentire un profondo bruciore all'altezza del cuore. In realtà era come soffocare. Un dolore atroce che aveva minacciato di farla a pezzi in pochi istanti.
L'aveva ascoltato parlare senza sentirlo davvero, forse perchè il suo sguardo era attratto dal suo volto. Eric. Suo fratello. Lo stesso che aveva visto morire davanti i suoi occhi con una crudeltà immane. Non l'avevano risparmiato, tutt'altro. Non aveva avuto scampo.
Era come morire alla fine. la sensazione che lei aveva provato nel sentire tutto quel discorso era molto simile ad una morte lenta e straziante, a tal punto da rischiare addirittura di perdere i sensi e svenire in quel momento.
Eppure era riuscita a rialzarsi, aiutata da Lorelai e fuggire. Come una vigliacca. Sapeva bene che Eric aveva ragione, da vendere.
Non era stata abbastanza prudente da dargli retta. Era sempre stata impulsiva, fin troppo. Così facendo aveva fatto sì che finisse a quel modo.
Aveva però trattenuto tutto il dolore come una pepita rovente all'interno del petto. Non l'avrebbe esternata, nemmeno sotto tortura. Si sentiva già fin troppo fragile a quel modo, non c'era bisogno di aumentare la dose crollando come una povera derelitta.
Alla fine era stato tutto merito di Lorelai, l'aveva aiutata, aveva colpito gli altri due fantasmi ed avevano recuperato la moto per poi schizzare dritti fino in South Dakota. Lì abitava suo padre, ogni tanto era passata a fargli una visita e comunque sia ricordava perfettamente l'indirizzo. Probabilmente era l'unica persona che voleva vedere in quel momento, per quanto fosse buffo il fattore "papà da poco". Si conoscevano da circa soltanto un anno, non era molto ma la ragazza si era affezionata alla fine. Dopo tutto l'aveva subito inquadrato come una figura materna.
Ora era lì, sulla sua moto.. anzi, quella di Eric. Con Lorelai adagiata morbidamente dietro, sentiva le sue braccia stringerle i fianchi, probabilmente per reggersi dato che la bionda aveva spronato la moto al limite di velocità. Sentiva ancora le dita roventi del fratello stringerle la gola e, per un istante, poté sentire distintamente il respiro dire addio.
Socchiuse gli occhi, ora coperti dagli occhiali per eludere il vento, con tutto che aveva il casco in testa. Continuava a sentire le sue parole bruciargli il cervello. Stava male, decisamente e finì per mordersi le labbra a sangue.
Il motivo? Semplicemente perché le tremavano.
Era colpa sua... lo sapeva già, soltanto che sentirselo dire era una batosta ben peggiore.
Sfrecciavano per quella via tranquilla come se avessero il diavolo alle calcagna. In un certo senso era così. Erano i diavoli del suo passato a perseguitarla. Aveva notato anche le altre due persone dietro Eric. Aveva riconosciuto una coppia di gemelli affetti da licantropia, li aveva dovuti uccidere perchè non era riuscita a trovare una cura adatta. A quanto pare era una malattia dalla quale non si poteva guarire. Ne ora ne mai.
Il cuore le pulsava talmente forte da farle male. Respirava a fatica e il petto le tremava decisamente, così come le mani stringevano convulsamente il volante, fino a far diventare le nocche bianche. A dire il vero non se le sentiva più.
si guardò attorno. Avevano viaggiato da circa dieci ore. Ce ne sarebbero volute altre dodici e ventiquattro minuti per giungere a destinazione.
Era sicura che, in qualche modo, non esistesse un luogo del tutto sicuro per lei. La cosa che la terrorizzava di più era venuta a farle visita soltanto qualche ora prima e.. si sentiva talmente tanto vuota da stentare quasi a credere lei stessa di essere un essere umano.
Era orribile e non riusciva a scacciare quelle immagini dalla propria testa.
Sentì distintamente il sapore del sangue sulla lingua quando si morse più del dovuto, ferendosi automaticamente dato che aveva stretto le labbra fin troppo sulla pelle chiara. Si era fatta un lieve taglio sul lato del labbro, ma sarebbe guarito entro poco.
Il viaggio durò esattamente ventidue ore e qualche minuto e ricordò a memoria tutta la strada, confondendosi qualche volta con i cartelli, ma alla fine raggiunse l'abitazione di Bobby.
Parcheggiò davanti la casa. Con il respiro compresso all'interno dei polmoni, incatenati al petto soltanto grazie alla gabbia toracica. Aveva voglia di urlare, di fare qualcosa, qualunque cosa. A stento riusciva a trattenersi ed ottenne soltanto di spaccare qualche finestrino per la troppa pressione che sentiva.
Rumsfield sobbalzò appena, ma non disse niente, osservando alexiel con aria guardinga. Non l'aveva vista quasi mai ed era normale fosse diffidente.
Alexiel fermò la moto ed attese che anche Lorelai facesse lo stesso.
Non riuscì a dire niente. Assolutamente niente, si limitò soltanto a sfilarsi il casco per poi prendere anche quello di Lorelai per poi infilarli nel sellino della sua moto, per poi farle cenno di seguirla fino la porta d'ingresso.

:dean:

Dopo la visita a suo fratello. Dean aveva deciso di ritornare con Bobby a casa sua, almeno il tempo necessario per riprendersi un po'. Era ancora leggermente e stranamente spossato ed aveva scoperto da poco l'impronta della mano sulla propria spalla. Era un impronta umana, o almeno lo sembrava così tanto da risultare quasi del tutto assurda. Era una sorta di voglia gigantesca oppure una ferita uscita da una probabile ustione.
Era poggiato svogliatamente contro lo schienale del divano che si trovava nel salotto dell'uomo. Aveva una birra in mano e pensava alla sua rossa. Aveva pensato un miliardo di volte di chiamarla, ma il suo numero risultava occupato.
Era preoccupato, non voleva che quella puttana di Lilith fosse ancora in possesso del suo corpo, l'avrebbe fatta fuori in quattro e quattro otto.
Quello speciale fattore non l'avrebbe mai perdonato. La cosa che detestava di più era essere stato toccato in famiglia. O meglio, ogni membro della sua famiglia doveva essere al sicuro, avrebbe fatto tutto il possibile.
In realtà si sentiva anche in colpa. Lilith aveva sicuramente scelto lei sapendo benissimo che non potesse intervenire a quel modo. Ovviamente. Non l'avrebbe mai sfiorata, o ci sarebbe stato talmente male da rimpiangere vivamente di essere ritornato indietro.
Bobby era da qualche parte, probabilmente a fare ricerche su qualche creatura stramba. Quella stessa che probabilmente l'aveva portato lì o almeno qualche sorta d'indizio per giustificare quell'accaduto così singolare.
Dean era quasi certo che una possibile soluzione non potesse esistere, era un fattore assurdo. Era stato sopito per circa quattro mesi a quanto pare, si era fatto dire tutto ciò che era successo.
Almeno si era assicurato con i suoi occhi che suo fratello fosse ancora tutto intero, anche se con quella marmocchia in mano aveva un aria talmente strana da portarlo a pensare cose strane. Soprattutto con la sua ragazza vicino. Aveva capito ormai che stavano insieme. Lui la guardava come un pesce lesso, ma lei sembrava non volerci far caso. Non gliela contavano giusta.A dire il vero nemmeno lei lo convinceva molto.
Sbuffò appena, per poi voltarsi verso la porta nel sentire bussare. Quella casa era un bunker, quindi anche se fosse entrato un demone, non avrebbe avuto scampo. Roteò appena gli occhi al cielo e si alzò.
-Vado io!- esclamò, rivolto al vecchio.
Si diresse in modo pigro verso la porta, sferzandosi appena i capelli per poi raggiungerla ed aprirla. Ciò che vide però gli mozzò il respiro. Ovviamente i suoi occhi avevano individuato automaticamente Lorelai.
Era come essere colpito da un secchio di acqua fresca dopo aver passato metà vita nel deserto. Come un balsamo su ferite fastidiose. lei gli era mancata tremendamente.
Avrebbe voluto abbracciarla, ma sembrò notare soltanto in un secondo momento l'altra ragazza. Il volto era talmente.. assente da fargli quasi paura, come se non fosse in sé. Gli passò una mano davanti agli occhi.
-tutto bene?- chiese, lievemente preoccupato per quella reazione, ma quando lei non gli rispose si fece da parte per farle entrare, non potendo fare a meno di lanciare uno sguardo lungo ed attento a Lorelai.
Dopo tutto non l'aveva vista per quarant'anni, giusto?!
-che è successo?.. Lei è qui per bobby?- chiese, notando che alexiel non gli rivolgeva nemmeno lo sguardo.
-Ehi vecchio! vieni- disse solo, rimanendo accanto a Lorelai.

 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 10/11/2011, 02:47








© Lorelai e Bobby

:lorelai::bobby:


Alexiel semrava scossa da quello che aveva visto, a quanto pare si sentiva in colpa per quella morte, Lorelai ignorava che fosse suo fratello e non sapeva per quale ragione stesse così. Nonostante ciò era abbastanza preoccupata per lei. Il viaggio era lungo e la moto aveva accelerato abbastanza, non troppo da farle vomitare anche gli occhi ma aveva sopportato bene la nausea. Ventidue ore prima di arrivare a destinazione, sembrava quasi che il tempo non passasse mai abbastanza in fretta. Lorelai aveva dormito un po' quando si erano fermate per una piccola pausa ma niente di più, non voleva rallentare ulteriormente. Anche se aveva una donna incinta dietro doveva essere ugualmente un bel peso.
Aveva notato l'aria di Alexiel, sembrava quasi... apatica, assente, non capiva come poterla aiutare, non si apriva, non diceva cosa c'era che non andava, in realtà non parlava affatto se non lo stretto necessarrio, se poteva farne a meno, neppure quello. Sembrava che si fosse isolata nella sua mente e Lorelai voleva trovare un sistema per tirarla fuori da lì, non le faceva bene reagire così. Passarono il cartello che dichiarava il loro ingresso a Siuox Falls nel South Dakota, non era mai stata tanto lontana da New York prima d'ora, se non per qualche gita scolastica al liceo. Non sembrava dispiacerle alla fine, anzi.
La moto si fermò nei pressi di una specie di rimessa per auto rotte e in disuso, l'insegna recava scritto "Singer Salvage Yard". Nelle vicinanze c'era una casetta non molto isolata dalle altre ma abbastanza discreta.
Scese dalla moto e riuscì a togliersi il casco con minor problemi rispetto alla prima volta, a quanto pare il secondo tentativo era quello quasi riuscito. Porse l'oggetto ad Alexiel, sembrava assente come uno zombie e la preoccupava terribilmente. Non aveva idea per quale motivo fossero andate fin lì, non le aveva detto nulla ma si era voluta fidare e sperava che chiunque vivesse in quella casa, potesse aiutarle con gli spettri e quant'altro. Tutti i problemi che c'erano, soprattutto il problema attuale di Ax. Lorelai sospirò e la seguì fino alla porta d'ingresso. ignorava che in quell'abitazione c'era anche Dean, anche se aveva saputo che era tornato in vita, non aveva idea di dove si trovasse, purtroppo. La rossa non sembrava spaventata da Rumsfield, non aveva paura dei cani, quello in particolare sembrava starle simpatico. Ax bussò alla porta e attesero che qualcuno andasse loro ad aprire.
Bobby era tornato a casa con Dean, si sarebbero messi a cercare la creatura che aveva deciso di portarlo di nuovo tra i vivi, perchè era sicuro che nessun demone lasciava mai andare un'anima dall'inferno, probabilmente era stato uno di loro a fare questo. Non che non fosse felice di vederlo di nuovo, ma gli sembrava tutto troppo strano per non avere qualche doppio fine dietro. Dovevano trovare ed interrogare qualche demone a riguardo, per poter capire di più dell'accaduto. Purtroppoo Sam era rimasto con Max, non l'avrebbe mai sopportata probabilmente, sentiva che c'era qualcosa di strano in tutta quella faccenda. Sam sembrava fin troppo innamorato di lei e la situazione sfiorava il ridicolo.
In quel momento l'anziano cacciatore era con il capo chino su alcuni volumi, alla ricerca della possibile causa, in base al marchio che Dean aveva sulla spalla: sembrava una mano impressa a fuoco sulla pelle, come una sorta di ustione. Non aveva trovato nessun riferimento a riguardo, nulla di ciò che aveva letto fino ad ora poteva potarlo indietro. Forse una divinità? Ma che interesse poteva avere in tutta quella faccenda?!
Lorelai non conosceva di poteva aprire la porta, eppure rimase terribilmente sorpresa nel ritrovarsi davanti l'ultima persona al mondo che pensava fosse lì, eppure era proprio lui, come lo ricordava ma non aveva nessuna ferita e il petto non era squarciato da graffi e morsi. Ne aveva sentito terribilmente la mancanza e ora Dean era lì, di fronte a lei. Ricambiò lo sguardo di lui, trattenendosi dall'abbracciarlo e rimandando semplicemente la cosa a dopo, prima voleva aiutare Alexiel, non sembrava passarsela bene. Lei... poteva attendere ancora un po'.
Bobby era rimasto seduto, proprio perchè aveva detto che ci avrebbe pensato Dean ad aprire e non aveva ancora alzato lo sguardo per capire chi potesse essere arrivato a quell'ora.
Dean in quel momento notò Alexiel, gli chiese se stava bene ma lei non rispose a quel punto si spostò per permettere loro di entrare e Lorelai sospettava di doverla aiutare a varcare la porta ma non sembrò servire. Lorelais scrollò le spalle quando il maggiore dei Winchester rivolse a lei quelle domande, per sapere cosa fosse successo e se volesse vedere Bobby. Lei neppure sapeva chi fosse l'uomo che lui chiamava "Bobby".
- Fantasmi ma non ho idea del perchè abbia scelto questo posto - rispose vaga la ragazza e lasciò che fosse la bionda stesse a specificare ma sapeva che non l'avrebbe fatto, non spiccicava parola da quando erano partite di cosa da New York.
A quel punto Dean chiamò direttamente Bobby, l'uomo doveva essere lì, li raggiunse quasi subito. Lanciando appena un'occhiata a Dean per come l'aveva apostrofato. Lorelai non si aspettava di vedere un uomo di mezz'età, a quanto pare doveva essere il padre della ragazza o lo zio, comunque qualcuno per lei molto importante, se si era recata proprio lì nel momento del bisogno.
Robert Singer non era ancora abituato a fare il padre, aveva scoperto di avere una figlia da circa un anno e man mano aveva tentato di "imparare", in un certo senso, non era ancora perfetto come genitore ma le voleva bene, avrebbe cercato di proteggerla da ogni bastardo figlio di puttana che avesse osato anche solo sfiorarla per farle del male.
- Cos'è successo? - chiese a sua volta il cacciatore, raggiungendo la figlia e osservandola preoccupato. Non era uomo da abbracci ma in quel caso doveva fare un'eccezione, le poggiò una mano sulla spalla per quel momento. Dopo avrebbe parlato con Dean di tutto.
- Forse è il caso che ti siedi - disse alla figlia, notando quanto fosse pallida, anche se non lo dava a vedere, era preoccupatissimo per l'aspetto della ragazza, l'aveva spaventato vederla in quello stato e voleva capire cosa fosse successo.
L'aiutò a sedersi sul divano.




 
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okkioniblu91
view post Posted on 10/11/2011, 03:23








© Alexiel e Dean

:alexiel: :dean:
Era entrata in caso senza nemmeno fare caso al raggazzo. Non l'aveva mai visto nei paraggi di casa di suo padre. Probabilmente lui era all'inferno ma lei no poteva saperlo, probabilmente lo aveva sentito dire da parte di Bobby ma in quel momento non pensava assolutamente a nulla. Le parole di Eric continuavano a tartassarle l'anima e il cervello senza pietà. Era vuota, completamente. Non provava assolutamente nulla. Probabilmente la sua espressione era talmente vacua da sembrare quasi uno spettro. Varcò la soglia di casa Singer, guardando dritta davanti a sé, proprio come un automa.
Dean intanto, aveva annuito alle parole di Lorelai. La bionda gli sembrava quasi in una sorta di trance ed era davvero molto, molto pallida. Le eventuali ipotesi potevano essere poche o il fantasma le aveva fritto il cervello, oppure era semplicemente sotto shock. Ma cosa poteva essere successo per scatenare una reazione del genere?! Era innaturale.
Riportò lo sguardo su Lorelai, anche lei sembrava preoccupata per la ragazza a qualche passo da loro ed attese impaziente l'arrivo di Bobby.
Non sapevo cosa potesse volere dal vecchio, ma era evidente che probabilmente poteva darle una mano, dopo tutto era Bobby-pedia, no?!
Lo vide arrivare poco dopo ed ignorò la sua occhiataccia. Lo sguardo che però posò sulla ragazza lo sorprese. Sembrava realmente.. spaventato? Aveva visto quello sguardo soltanto pochissime volte. Pochissime. Nei riguardi suoi e di suo fratello. Chi era quella ragazza?
Alla sua domanda gli rivolse uno sguardo serio. Scosse appena il capo e alzò lievemente le spalle. -Fantasma, a quanto pare, ma non ho capito il resto.. forse Lorelai può dirti qualcosa in più.. la biondina non sembra in grado di parlare- constatò, con lieve sarcasmo.
Prese istintivamente la mano di Lorelai e la tirò delicatamente con sé, seguendo dunque bobby e la ragazza fino a dove poco prima si era disteso.
Alexiel aveva atteso inespressiva l'arrivo di quell'uomo a cui era riuscita soltanto da poco a chiamare papà. Si era affezionata a lui e gli voleva realmente bene. Forse per quello, quando incontrò lo sguardo preoccupato dell'uomo, il cuore le tremò talmente tanto da darle un pugno agli argini che ancora insistevano a mantenerle le lacrime.
Pian piano sentì gli occhi pizzicarle. Il petto le tremò piano, espandendo il tremore in tutto il corpo. Il labbro le sanguinava appena.
Passò qualche secondo prima che le lacrime non ebbero la vittoria. Osservò la vista farsi appannata senza tradire la minima espressione. Le lacrime strariparono e grosse gocce le scivolarono sulle guance smunte ed estremamente pallide. Le labbra le tremarono leggermente e quando sentì la mano dell'uomo sfiorarle la spalla, finì per abbracciarlo di scatto per poi affondare il volto sulla stoffa della sua giacca.
Dean rimase sorpreso da quel gesto, ma stranamente non riuscì a dire niente.
Strinse appena la mano di Lorelai, lanciandole un lieve sguardo preoccupato per poi attirarla piano a sé, circondandole le spalle con un braccio. Farla sentire così vicina gli donava un enorme sollievo. L'amava e gli era manata tantissimo.
Intanto i singhiozzi della ragazza sembravano farsi più intensi e poco a poco, Bobby si ritrovò la maglia zuppa delle lacrime di sua figlia. Non era un pianto normale, ma talmente disperato e rotto di dolore da sboccare in singhiozzi quasi violenti. La luce cominciò a tremolare fino a far esplodere tutte le lampadine presenti in casa.
Dean sussultò violentemente, guardandosi istintivamente attorno come un animale in gabbia. Strinse automaticamente lorelai contro il petto come a volerla proteggere da eventuali calamità improvvise. Eppure aveva notato che sembrava essere prodotto dalle emozioni della donna. forse era pericolosa.
-E questo cosa siginfica?! chi è questa ragazza?- esclamò ovviamente, lanciando uno sguardo a Bobby.
Lui sembrava conoscerla ma istintivamente aveva afferrato il coltello che aveva in tasca.
Poco dopo anche la sua bottiglia di birra, ancora poggiata sul tavolino, esplose in mille pezzi. La ragazza non riusciva a controllarsi. Non in quel momento.



 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 10/11/2011, 04:02








© Lorelai e Bobby

:lorelai::bobby:


Dean aveva risposto al posto di Alexiel, lei sembrava davvero troppo scossa per poter dire qualcosa ma a quanto pare lui non credeva fosse stato un fantasma. Ne dubitava, non sarebbe stata così male per una semplice apparizione di uno sconosciuto. Era sicuro che ci fosse dell'altro. Prim che potesse aiutarla a sedersi, la ragazza abbracciò l'anziano cacciatore, iniziando a piangere tutte le sue lacrime. Sembrava come una sorta di bomba, scoppiata solo all'ultimo momento, come se faticasse a rimanere calma ancora qualche altro minuto. Questo preoccupò l'uomo.
Era rimasto leggermente sorpreso ma l'aveva abbracciata, era sua figlia, le voleva bene e avrebbe fatto un'eccezione per lei, avrebbe messo da parte i commenti burberi che sembravano fin troppo fuori luogo. Lasciò che si sfogasse quanto ne avesse avuto bisogno.
Lorelai era rimasta vicino a Dean, lasciando che lui le prendesse la mano nella propria, sentendosi strana, come ogni volta che c'era lui. Ne aveva sentito la mancanza, terribilmente, era felice di essere lì con lui, nonostante fosse ancora preoccupata per Ax. Si lasciò avvicinare da Dean, poggiando appena il capo sulla sua spalla. Non era il momento di parlare ma stranamente voleva rimanere da sola con lui, nonostante ciò non fece pressione perchè ciò accadesse, aspettò che la ragazza si fosse calmata. Ancora non accadeva e man mano qualche oggetto scoppiò. Era strano, ma lei sapeva che non era propriamente umana, l'aveva capito dalla sua aura e non fu sorpresa da qutto quello, a differenza di Dean che si guardava intorno come se ci fosse chissà quale creatura. Strinse a sé Lorelai come se volesse poteggerla, a lei non dava affatto fastidio, forse le piaceva un po' troppo, più di quanto avrebbe voluto ammettere, anche se non aveva motivo per volerla proteggere.
A quel punto Dean chiese a Bobby chi fosse quela ragazza e cosa stesse succedendo. L'anziano cacciatore teneva ancora Alexiel tra le sue braccia, alsciando che si sfogasse, i suoi singhiozzi sembravano sofferti e ci stava male anche lui, nonostante non lo desse a vedere allo stesso modo.
- Lei è mia figlia, Dean - rispose al ragazzo, senza sciogliere l'abbraccio, Lorelai non sapeva cosa stesse succedendo ma era evidente che la situazione in corso era alquanto importante e non disse nulla.
A volte sapeva quando doveva tacere e quella era una di quelle volte, considerando che non aveva idea della situazione, era meglio così. Rimase vicino a Dean, dopo avrebbe voluto parlargli. Notò che aveva un'arma tra le mani, - Non serve, Dean, non è cattiva - gli disse, come a volerlo convincere che non avrebbe fatto loro del male. La birra che stava bevendo prima Dean espolse in mille pezzi, Ax sembrava fuori da ogni tipo di controllo.
- Non è certo con quello che riuscirai a risolvere la situazione - questa volta era stato Bobby a parlare.
- Ci penso io, non è pericolosa - disse, come a prendersi tutta la responsabiltà, così era, Alexiel era sua figlia e le voleva bene, come voleva bene a quelo zuccone e a suo fratello che fraternizzava con i demoni.
L'anziano cacciatore attese che la ragazza si fosse calmata almeno un po', sfiorandole appena la schiena, forse era un po' impacciato nel comportarsi così, più di un po', in quel momento era istintivo comportarsi da genitre e si lasciò inzuppare completamente la camicia dalle sue lacrime senza pensarci o lamentarsene.
Lorelai l'osservava preoccupata, sperando che dopo quello sfogo potesse sentirsi meglio ma sospettava che fosse vagamente difficile, non aveva mai visto qualcuno piangere così. Forse sì, sé stessa, ma era differente.
Frugò nella sua borsa e porse a Bobby un pacco di fazzoletti, potevano sempre tornare utili e non sarebbero esplosi, forse. Il cacciatore lo prese, intuendo che dopo quel pianto alla figlia sarebbero serviti.






 
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okkioniblu91
view post Posted on 11/11/2011, 01:00








© Alexiel e Dean

:alexiel: :dean:
Alexiel era fin troppo succube di quelle stupide lacrime per rendersi propriamente conto di ciò che stava succedendo. Le sue capacità le stavano sfuggendo al controllo, il motivo? Semplicemente dieci anni di sofferenza repressa straripata tutta all'improvviso.
Sentiva le braccia del padre avvolgerla e non si era mai sentita così al sicuro. Quella sensazione le era del tutto sconosciuta, probabilmente perchè non ricordava abbastanza del suo padre adottivo e dei suoi abbracci. Eppure trovava che fosse tanto tanto confortevole. Bobby era suo padre e non ebbe la forza di scostarsi. Aveva provato a strizzare gli occhi con la speranza che quelle stupide lacrime dessero le dimissioni, ma non accadeva niente. Strnse appena la giacca dell'uomo tra le dita, mentre i singhiozzi continuavano ad uscire.
Dean aveva ancora Lorelai stretta a sé. Aveva visto fin troppe situazioni strane per non reagire di conseguenza. Eppure Bobby era così tranquillo, ma il giovane cacciatore voleva sapere ugualmente chi fosse quella ragazza, anche perchè non l'aveva mai vista prima. La risposta però gli fece venire quasi del tutto un infarto.
Sgranò talmente tanto gli occhi da sembrare quasi un cartone animato. Fissò bobby con aria incredula per poi fissare la ragazza ancora singhiozzante tra le sue braccia.
-f.. f.. fi..figlia?- balbettò, con aria estremamente confusa e sorpresa. Da quanto in quando l'uomo che considerava come un padre, aveva una figlia?! Di certo non poteva essere spuntata dal nulla, perchè non gliene aveva mai raccontato?!
Quando poi lorlelai gli fece notare che la bionda non era pericolosa, abbassò appena il coltello. Non perchè non si fidasse di loro, solo che era un cacciatore e qualsiasi cosa strana drizzava i suoi sospetti. Tuttavia era ancora talmente sorpreso da sembrar quasi di aver preso un tram in piena faccia.
Anche Bobby pensò bene di frenarlo. A quel punto il cacciatore aprì la bocca, ma non riuscì a dire niente, lasciando andare il coltello sul mobiletto posto all'ingresso.
Alexiel intanto continuava a piangere senza riuscire a frenarsi. Aveva sentito le loro parole ed aveva stretto leggermente di più suo padre tra le braccia, come una bambina terrorizzata da un mostro cattivo.
Ebbene.. nonostante avesse vissuto quasi tutta la vita in mezzo ai demoni, la vista di suo fratello era bastato a schokarla a tal punto da farla tremare come una foglia.
Dean era ancora incredulo invece. Prima di tutto, avrebbe cercato un momento adatto per chiarire la questione. Non era da bobby nascondere cose del genere e poi.. cazzo, aveva una figlia e questo la rendeva quasi come.. una sorellina?!
Si trattenne dall'imprecare sonoramente. Osservò le spalle curve della ragazza tremare violentemente. Era a pezzi e qualunque cosa fosse successa, doveva averle spezzato l'anima. Aveva visto soltanto una persona piangere a quel modo. Una persona che ora non era più tra loro.. suo padre. Aveva soltanto pochi anni quando sua madre morì in mezzo alle fiamme, ma ricordava perfettamente suo padre piangere di nascosto.
Probabilmente per quello si era donato anima e corpo per aiutarlo. Per tirarlo su, per dargli sostegno in quella caccia che aveva trascinato lui e suo fratello, in quel caos infernale. Aveva tentato di alleviargli ogni compito possibile, si era preso la responsabilità di crescere Sam ed avrebbe continuato fino a quando avesse avuto fiato in gola. Amava suo fratello, come amava suo padre e chi gli era vicino. Così come ora amava Lorelai.
Strinse appena la presa sulla spalla di Lorelai, trascinandola con sé verso le scale. Al piano superiore Bobby aveva delle camere per gli ospiti, avrebbe potuto chiarire un po' di cose, aveva intuito che probabilmente Bobby voleva stare da solo con la figlia, per capire cosa fosse successo di tanto grave.
-Ci vediamo domani mattina, vecchio- lo salutò, -vieni..- mormorò poi a Lorelai, tirandola verso le scale.


 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 11/11/2011, 02:01








© Lorelai e Bobby

:lorelai::bobby:


Dean appariva ancora incredulo e Lorelai poteva vagamente immaginarlo, non era una notizia da poco quella che gli aveva dato Bobby, a quanto pare doveva essere stato un duro colpo. Forse era suo padre? Non gliene aveva mai parlato prima d'ora, nonostante si conoscessero da cinque o sei mesi, senza calcolare i quattro mesi di separazione. Il fattore gravidanza passò in secondo piano ma non venne dimenticato, gliel'avrebbe detto, appena ce ne fosse stato il tempo, ovviamente.
Bobby annuì, mentre teneva stretta Alexiel tra le braccia, notando che il suo piano non accennava a calmarsi e ciò lo faceva preoccupare ancora di più.
- Sì, mia figlia, l'ho scoperto da circa un anno - spiegò al ragazzo, non servivano altri dettagli. Non sembrava il momento di parlare.
Dean si era convinto a posare l'arma, anche se sembrava trattenersi dall'imprecare e Lorelai gli prese nuovamente la mano nella propria, come a cercare di rendersi vagamente utile in una situazione del genere. Gli sarebbe rimasta vicino, era ovvio.
La bionda sembrava letteralmente spaventata ma Bobby non si scostava da lei, lasciando che il piante si calmasse, a quel punto era sicuro che sarebbe stata in grado di spiegargli meglio cosa poteva essere successo di così tanto grave da causarle così tanta sofferenza, perchè era sicuro ci fosse qualcosa. Le voleva bene e stava male anche lui nel vederla così, nonostante fosse troppo orgoglioso e burbero per darlo a vedere in qualche modo.
Lorelai era ancora preoccupata e dopo aver parlato, non si era più intromessa nella situazione, però Dean sembrò avere una buona idea per poter permettere a padre efiglia di parlare da soli, così che la ragazza dicesse cosa non andava.
Annunciò che si sarebbero rivisti il mattino dopo, in effetti era già sera, Lorelai era incinta, tendeva a stancarsi prima la sera e avere più sonno del dovuto, tanto che a volte la mattina riusciva a dormire senza problemi fino alle undici, a volte anche mezzogiorno.
Aveva letto che era assolutamente normale per le donne nelle sue condizioni, soprattutto al quinto mese, andando avanti sarebbe stata sempre più stanca, la cosa la faceva sentire strana ma si sarebbe abituata, fino al parto e dopo sarebbe tornata in forma o quasi.
Dean si incamminò verso le scale e Bobby gli rivolse un'occhiata come a volerlo ringraziare ma senza ammetterlo a voce, era sempre il solito Bobby alla fine. Dopo questo riportò nuovamente l'attenzione su Alexiel. Recuperò un pacco di fazzoletti che aveva chissà da quanto tempo nel cassetto di un mobile lì vicino e lo mise nelle mani di lei, abbracciandola nuovamente e lasciando che piangesse ancora se aveva da sfogarsi.
Lorelai aveva seguito Dean fino alla stanza e richiuse la porta alle loro spalle. Incrociò lo sguardo del cacciatore, era lieta di essere finalmente da sola con lui, dopo tanto tempo. Il cuore le batteva forte e si avvicinò nuovamente a lui, abbracciandolo. Rimase stretta a lui qualche momento, era tanto che non lo sentiva così vicino. Era stata un'atroce sofferenza vederlo morire, ora che era di nuovo vivo era come una specie di sogno che diventava realtà.
Era sicura che fosse il suo Dean, non aveva sospetti a rguardo, si sentiva più che tranquilla, l'aura era la sua, riusciva a percepirlo chiaramente.
Si scostò di poco, sfiorando le labbra di lui con le proprie, prima di lasciare appena un soffio di spazio tra di loro. Gli occhi della rossa si posarono nuovamente su quelli verdi del cacciatore, - mi sei mancato - mormorò. Ammissioni così melense non erano da lui ma neppure da lei, però era una situazione divesa, si sentiva di dirlo e l'aveva fatto.







 
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okkioniblu91
view post Posted on 11/11/2011, 02:42








© Alexiel e Dean

:alexiel:
Non era riuscita nemmeno a salutare Lorelai, quello stupido pianto e il dolore sordo che le comprimeva il petto come una morsa metallica, non accennava a diminuire. Più versava lacrime, più la disperazione si faceva più nera. La verità era che suo fratello era rimasto nei suoi pensieri sempre. Ogni volta che chiudeva gli occhi se lo ritrovava davanti con la gola squarciata. Era morto davanti ai suoi occhi e si era sempre sentita colpevole. L'ammissione diretta dal suo fantasma, non aveva fatto altra che ridurla in frantumi come una lastra di vetro.
Sembrava quasi che la scorta di lacrime fosse infinita. Non riusciva a smettere e probabilmente se Bobby avesse avuto la strana idea di strizzarsi la maglia, ne sarebbe uscito un secchio pieno.
Rabbrividì violentemente. Aveva pianto a tal punto da esaurire tutte le energie, tuttavia accettò lo stesso il pacco di fazzoletti datogli dal padre per poi prenderne uno con mani decisamente fin troppo tremanti. Sembrava quasi reduce da una gita in Alaska completamente svestita.
Passò un po' prima che riuscisse anche soltanto ad emettere fiato. La voce sembrava quasi estinta. Quando parlò sembrò talmente flebile da dubitare quasi del sentirla.
Fece segno al padre di raggiungere il divano e si sedette, attendendo che facesse lo stesso.
Aveva gli occhi gonfi per il pianto, erano abbastanza rossi. Poi iniziò a parlare, raccontando più o meno cos'era successo, per quanto potesse riuscirci senza piangere di nuovo.
Gli raccontò del caso all'istituto, dell'incontro strano con una sorta di creatura e dei fantasmi. Di suo fratello e.. tutto il resto.

:dean:

Era preoccupato. Bobby gli era realmente sembrato in apprensione per quella ragazzina. E così la conosceva da un anno. Strano che non gliene avesse accennato prima, ma perché? Non riusciva a capirlo più di tanto, ma accettava il fatto che potesse aver bisogno di spazio. Dopo tutto la ragazza stava male e lui era preoccupato.
Bobby era sempre stato il padre che gli era mancato in varie situazioni, anche se Dean adorava in un modo quasi morboso John Winchester.
Condusse Lorelai nella camera degli ospiti più pulita che ci fosse. Bobby non era conosciuto come massimo esempio di pulizia ed ordine e lo stato attuale della casa lo dimostrava in pieno. Tuttavia, in qualche modo era il suo ordine a fargli trovare le sue cose. Sorrise tra sé. La cosa importante ora era che Lorelai era finalmente davanti a lui. Aveva avuto il netto desiderio di chiamarla ma non era mai riuscito a rintracciarla.
Lasciò che lei si richiudesse la porta alle spalle e la strinse tra le braccia, ricambiando quella sorta di abbraccio. Cristo santo quanto le era mancata, terribilmente.
-Anche tu- ammise, stringendola leggermente di più. Notò qualcosa di diverso, ma era talmente felice di vederla che non ci fece caso più di tanto. La strinse tra le braccia, immergendosi nuovamente nel suo profumo. Era uno dei tanti motivi per cui aveva sofferto così tanto dover motivo. Mai e poi mai avrebbe desiderato lasciarla, ma era successo anche se ora era lì, con lei.
Sorrise appena tra i suoi capelli. Ricambiando poi il suo sguardo e il suo successivo bacio. Poco dopo le arruffò i capelli per poi attirarla nuovamente a sé e baciarla nuovamente. Probabilmente quel bacio valse più di mille parole, si sentiva che aveva sentito la sua mancanza.
-Ho provato a cercarti.. ma a quanto pare il tuo telefono è fuori uso o.. il numero ha deciso di sfottermi- commentò con lieve ironia. Le accarezzò lentamente la schiena, baciandola nuovamente per poi tirarla con sé verso il letto, in modo che potesse sedersi sulle sue gambe.
-Premetto che non ho la più pallida idea di chi diamine mi abbia riportato qui.. ma sono contento che tu sia tutta intera- commentò poi, accarezzandole il volto. Sospirò appena.
-ricordo soltanto fino a quando.. i cerberi non mi hanno fatto a pezzi e lilith era nel tuo corpo- commentò solo, osservandola attentamente, come se potesse sfuggirgli da un momento all'altro.


 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 11/11/2011, 03:39








© Lorelai e Bobby

:lorelai:


La casa di quell'uomo non sembrava molto ordinata agli occhi di Lorelai ma sospettava che quel posto avesse avuto momenti peggiori di quello, non si lamentò di nulla. Non aveva motivo per farlo, era con Dean, era ciò che aveva sperato da quando era morto. Era stata felicissima di aver sentito quelle due semplici parole dalle labbra di Dean, anche lei gli era mancata.
Questo le faceva battere più in fretta il cuore, non sarebbe schizzato via dal suo petto ma supponeva che fosse quasi tentato dal farlo. Era più che normale dopo la lunga, lunghissima almeno per lei, parentesi di lontananza che avevano avuto, non voleva mai più ripetere un'esperienza del genere, per nessuna ragione al mondo, era stato qualcosa di terribile.
Sorrise quando l'attirò vicina a sé, facendola seder sulle sue gambe, - Non credo che ci fosse linea sulla moto - disse, leggermente sarcastica come lui, anche se era effettivamente ciò che era successo. Sfiorò ancora le labbra di Dean con le proprie, avrebbe dovuto trovare un momento per dirgli che era incinta, desiderava farlo, sapeva che non c'era nulla di male, almeno fino a quando non si ricordava che aveva glissato anche su un'altra faccenda importante. Non sapeva quale argomento tirare fuori per primo, in un certo senso era preoccupata.
Fu lui a riprendere a parlare, a quanto pare non aveva idea di chi l'avesse riportato indietro, però era felice che fosse intera, anche lei lo era perchè lui sembrava vivo e stava bene.
- Chiunque sia stato ci ha fatto in bel favore, direi - dise lei, abbracciandolo e poggiando il capo sulla sua spalla, stava decisamente comoda cosìe sicuramente non avrebbe voluto scostarsi tanto facilmente, le piaceva sentire il dolce calore corporeo del cacciatore.
Lasciò che continuasse a parlare, dicendole ciò che ricordava di aver visto per ultimo. Anche lei aveva assistito a tutta la scena in sogno, più volte, non erano ricordi che Lilith si era premurata di non lasciarle, anzi, sembrava fatto di proposito, come una sorta di regaliono. Lo strinse a sé, - Ricordo anch'io - mormorò, non era stato affatto piacevole vederlo morire. Rimase abbracciata a lui qualche altro momento, prima di scostarsi ed incrociare il suo sguardo, - Allora, dormiamo qui? - cambiò argomento, non voleva rattristare nessuno dei due, voleva essere felice perchè lui era vivo e le stava vicino. Quando avrebbe tolto il cappotto viola, Dean avrebbe sicuramente notato qualcosa di diverso da quando era morto. Non sapeva come dirgli che era incinta, nonostante ci stesse ancora pensando.


:bobby:


Il cacciatore ignorava di avere la camicia bagnata dalle sue lacrime, in quel momento stava soltanto cercando di consolare sua figlia, sembrava stare davvero male per quello che era successo. Anche se ignorava ancora cosa potesse essere successo di preciso. In qualche modo lei riuscì a calmarsi, anche se tremava ancora e molto, come se avvertisse freddo, nonostante in quel periodo da quelle parti la temperatura non fosse ancora così bassa.
Bobby era ancora leggermente impacciato con situazioni del genere e non sapeva di preciso come potersi comportare ma tentò ugualmente sfiorandole appena le braccia, gesti così dolci non erano da lui, non risultò molto dolce, non come voleva ma sperò offrisse almeno un po' di conforto alla giovane.
Alexiela veva accettato i fazzoletti, aveva gli occhi rossi e prima che iniziasse a parlare, Bobby si spostò per prenderle un bicchiere d'acqua e glielo porse, raggiungendola sul divano. Così forse si sarebbe calmata in parte ma a giudicare da come stava male la vedeva una cosa difficile.
La ragazza spiegò tutto, della passeggiata di come aveva incontrato Lorelai, del caso all'istituto, parlò anche di Ramiel e anche Bobby non ricordava di aver visto un essere tanto strano. suppose potesse trattarsi di uno stregone, un necromante che controllava i fantasmi a suo piacimento, ma quando disse che i fantasmi c'era suo fratello, abbandonò subito quell'opinione.
Non sapeva come fare per consolarla ma l'abbracciò di nuovo e si alzò, raggiungendo la sua liberia.
- E' possibile che tu non abbia visto realmente tuo fratello - iniziò a dirle, cercando tra i libri e prendendo quello che riguardava i sigilli, l'apocalisse.
- L'ascesa dei testimoni - lesse dalla pagina e porse il libro anche alla ragazza. Si era affannato a cercare quanto scritto anche per farle capire che lei non era realmente colpevole di nulla.
- Qualcuno ha spezzato quel sigilo, ma non era tuo fratello a parlare - le spiegò, lasciando che leggesse quanto riportava scritto il volume che le aveva dato.
Se era davvero uno dei sigilli della gabbia di Lucifer, erano davvero nei guai, non era un sollievo neppure in quel caso.




 
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okkioniblu91
view post Posted on 18/11/2011, 00:14








© Alexiel e Dean

:alexiel:
Non aveva potuto far altro che rannicchiarsi sul divano ormai consunto del vecchio cacciatore. era più evidente che fosse stato usato diverse volte nel corso della sua permanenza in quella casa. Magari il padre si soffermava proprio lì a studiare notizie per un possibile caso o semplicemente riposare. Aveva decisamente l'aria vissuta, non che diverse macchie di quella che era birra. Era decisamente evidente quanto fosse assente una figura femminile in quella casa. Bobby era un uomo che viveva da solo con visite saltuarie da parte dei due Winchester e qualche vecchio amico, ma alla fine conduceva una vita quasi del tutto solitaria. Tuttavia, la bionda lo trovò abbastanza confortevole, per quanto potesse tremare, cominciò ad aquistare del tepore e pian piano tentava di distendere i muscoli senza cedere novamente ai tremori.
Accettò il bicchiere d'acqua che lui le porse e bevve piano, senza rischiare di farselo andare di traverso, dopo tutto le mani le tremavano ancora. Più che altro perché non riusciva a scacciarsi dalla mente quelle maledette parole. Così come non poteva dimenticare l'espressione che il fantasma di suo fratello aveva messo su durante quell'attacco verbale. Non era nemmeno riuscita a muoversi quando l'aveva afferrata per la gola.
Si lasciò abbracciare, non appena ebbe terminato il suo racconto e lo osservò andare verso la libreria. Sentiva gli occhi pesanti. Lo stress emotivo a volte era ben peggiore di quello fisico.
Tuttavia rimase perfettamente sveglia, anche se tremava ancora, giusto un po'. La gola sembrava invasa di una sostanza vischiosa e fece un respiro profondo terminando l'acqua.
Rimase un attimo sovrappensiero quando lui le disse che con molta probabilità quello che aveva visto non fosse suo fratello in realtà. Stava rovistando tra i suoi libri.
Ma come era possibile? Era forse una sorta di proiezione?! eppure sembrava proprio uno spettro, il suo spettro. Oppure era un mostro simile, ma in quel momento poteva rendersi conto di niente più o meno.
Erasembrato tutto maledettamente reale.
Lesse qualcosa riguardo l'ascesa dei demoni e lei aggrottò appena le sopracciglia per poi prendere il libro che le porgeva. Se lo poggiò sulle gambe, in modo da osservare meglio le parole da sé.
Nonostante avesse gli occhi leggermente appannati dalle restanti lacrime, riuscì a leggere qualcosa, ascoltando anche ciò che aveva da dire.
Le si congelò appena il sangue nelle vene. Se realmente i sigilli stavano per essere spezzati uno per uno erano veramente nella merda.
Gli ridiede il libro, in modo che potesse riporlo al suo posto e si strinse nelle spalle. Si sfregò appena le braccia. Poco dopo gli fece segno di sedersi accanto a lei.
-siamo nella merda- mormorò, con la voce ancora appannata e lievemente rauca per via dei singhiozzi precedenti.
In un certo senso era sollevata del fatto che quello non fosse suo fratello, ma alla fine, le cose che le aveva detto non erano poi così lontane dalla realtà. In fondo in fondo, le pensava anche lei e questo di certo non la faceva sentire meglio.
Si passò una mano sul volto come a voler scacciar via il tutto e poi si lasciò affondare contro lo schienale del divano, afferrandosi le ginocchia che rannicchiò al petto.
Attese che la raggiungesse per poi distendersi e poggiare il capo sulle sue gambe.

:dean:

L'essere mangiato da un cerbero era sul serio l'unica cosa che ricordava in quel momento della sua morte. Ciò che era avvenuto dopo fino a quando si era risvegliato quattro mesi dopo era come una sorta di buco nero. Non ricordava assolutamente di niente, era come se avesse subito una sorta di asportazione tra i pensieri. Poteva benissimo essere una cosa momentanea, ma non poteva saperlo. Avrebbe dato fondo sulla situazione, magari Bobby aveva scoperto qualcosa. Aveva ancora quella sorta di ustione sul braccio, l'impronta era umana.. ma quale essere aveva potuto fare una cosa del genere?
Continuò a tenerla stretta contro di sé, nel mentre le sfiorava un fianco con la mano. Era sollevato di vedere la solita Lorelai e non quella puttana di Lilith. Quando l'aveva vista prima di morire, non era mai stato così spaventato, a parte quando era morto Sam.
-Un gran favore- concordò con lieve ironia, prima di arruffarle appena i capelli. Il suo profumo gli era mancato, era una cosa tremendamente melensa ma si rapportava alla verità alla fine.
Era a casa. Non era più in quel buco infernale e doveva tranquillizzarsi. La strinse a sé, senza tuttavia farle del male. Lei gli era mancata tanto e mai come ora se ne rendeva conto.
Sospirò quando lei gli disse che ricordava a sua volta, le sfiorò il fianco.
-Beh.. non ci pensiamo ora.. o ci andrà in fumo il cervello. Sono qui, no?! e anche tu- constatò ironico, baciandole la guancia.
Lasciò che si scostasse qualche minuto dopo, anche se non aveva nessuna voglia di lasciarla realmente andare. Poco dopo si guardò attorno ed accettò un mezzo sorriso.
-direi proprio di sì, non è una camera a cinque stelle.. ma è vivibile- commentò poi, -non è la prima volta che dormo qui- aggiunse. -purtroppo non ci sono tantissime camere per gli ospiti, quindi dovremo arrangiarci- commentò ancora. Era stanco. Probabilmente era rimasto in piedi solo quel po' per vedere suo fratello e per cercare Lorelai, ma ora che era lì tra le sue braccia, poteva concedersi anche qualche oretta di sonno. Era leggermente spossato, o meglio, era spossato. Si sentiva stanco e i muscoli intorpiditi. Forse era per via dello stress. Non sapeva dirlo.
La sollevò appena per poterla far sedere accanto a lui. -Meglio cambiar le coperte però.. a meno che tu non voglia farti un bagnetto nella polvere- aggiunse ironico, sorridendole. Le baciò le labbra.
-non prendermi in giro, chiaro?- commentò poi ironico, ridendo appena per poi cambiare in fretta le coperte. Di certo lì non c'erala cameriera e dovevano arrangiarsi da sé. Bobby poi aveva altro da fare.
-prego- commentò poi, intanto che si toglieva la giacca e l'appoggiava su di un mobile lì di fianco.
Era preoccupato anche per bobby in realtà, la ragazza di sotto non sembrava tanto stabile. Avrebbero di certo dovuto parlare.



 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 18/11/2011, 03:02








© Lorelai e Bobby

:lorelai:


A quanto pare anche lui non voleva pensare a ciò che era successo, la rossa se ne sentì sollevata ed annuì appena. Sì, lui era lì con lei ed era... meraviglioso. Si tenne stretta a lui, non avendo ancora fretta di lasciarlo andare. Alzò lo sguardo verso Dean ed annuì, - Non credo sia tanto negativo, alla fine - rispose, leggermente ironica, più che altro non tanto alla poca pulizia della casa, quanto al fatto che dovevano dormire insieme perchè era l'unico letto disponibile oltre a quello che in genere usava Bobby stesso. Non le dispiaceva affatto, anche se in genere era fin troppo abituata a dormire da sola.
Rise appena alle sue parole, aveva ragione, serviva un cambio coperte, riusciva appena a vederle e si notava che erano ingrigite dal tempo, senza dubbio anche da qualche strato di polvere. Bobby non le sembrava una donna di casa e sicuramente non amava fare i servizi per pulirla.
Si era lasciata spostare sul letto, in modo che anche lui potesse alzarsi e cercare altre lenzuola, nonostante prima doveva ammettere che stava abbastanza comoda.
Ricambiò il bacio e sorrise ironica alle parole che seguirono quel gesto, - Credo che lo farò soltanto un po' - rispose lei con sarcasmo, non si sarebbe persa quel divertimento per nulla al mondo.
- Credo che terrò la giacca, non so tu ma io ho freddo - disse, in realtà era vero, non aveva mai amato le basse temperature e in un certo senso aveva fatto la pessima scelta di mettere una maglia a maniche corte, anche se era l'unica che aveva larga che non rischiasse di schiacchiare la pancia. Anche se voleva dirgli della loro bambina, si trattenne, non sapeva come mettere insieme discorsi del genere, poteva farlo dopo o anche il giorno successivo, se avessero entrambi dormito un po', parlarne sarebbe stato decisamente più facile.
Iniziò a cercare nella stanza, individuando quello che sembrava essere un comò, probabilmente c'era qualche lenzuolo di riserva dentro, considerando che Bobby aveva da fare e potevano pensarci loro a raccattare qualcosa per rendere quel letto meno polveroso.
Prese normali lenzuola bianche e riuscì anche a trovare una coperta che sembrava essere abbastanza calda per servire alla loro situazione.
Poggiò temporaneamente il tutto sul comò ed iniziò a togliere le lenzuola vecchie, anche se era incinta, non sembrava farsi fermare da questo, anche se sentiva leggeri dolori alla schiena ed era abbastanza snervante. Cercò di non farlo notare a Dean, anche se poteva passare per stanchezza, avevano pur sempre fatto ventidue ore di viaggio, nonostante la sosta, era molto.
Ripiegò le lenzuola sporche, senza alzare inutilmente la polvere e le poggiò sul mobile esterno, come a dire che sarebbe servito lavarle. Raggiunse Dean, - sospetto si debbano cambiare anche le fodere dei cuscini - disse, recuperandoli, - Sono sicura che puoi aiutarmi - disse, ironica, prendendosi un po' gioco di lui, prima di fargli la linguaccia. Gli lanciò sulla testa due fodere di cuscini, anche se una gli finì sulla spalla, l'altra forse in testa. Rise appena nel guardarlo e riprese le lenzuola, iniziando a poggiarle sul letto, cercando di sistemarle nel modo giusto. In genere doveva farlo al suo letto, ci pensava prima che Kaine cercasse di aiutarla, voleva poter contare sulle sue forze.
Riuscì a terminare di sistemare il tutto, prima di recuperare la coperta più pesante, ma ne avrebbe recuperate altre se fosse riuscita a trovarle ma non sembravano esserci e decise di accontentarsi con quella.





:bobby:



L'ascesa dei testimoni, l'apocalisse, sì che erano nella merda! Bobby ignorava chi fosse stato a scatenare tutto quello ma in un modo o nell'altro sarebbe avvenuto comunque, dovevano fermarlo. Non sarebbe stata una passeggiata gradevole, affatto. L'anziano cacciatore si trovò d'accordo con il commento di lei e riprese il libro, mettendolo sul tavolo, quelli sembravano avere più ordine rispetto al resto della casa, era tanto che viveva da solo, forse troppo tempo. Sua moglie era morta anni addietro e non si era più sposato, anche se faceva il minimo indispensabile per non vivere davvero nella sporcizia.
- Più che nella merda, i libri dipingono l'apocalisse come qualcosa di assolutamente catastrofico, non si tratta di un bastardo come gli altri ma un bastardo in grado di spazzarci via tutti - disse, parlando di Lucifero. Non era molto ottimista o dolce, non sembrava riuscire a rendere meno catastrofica la situazione attuale ma le aveva detto semplicemente le cose come stavano, non considerava utile inzuccherare troppo la pillola, anche se era sua figlia, doveva sapere come stavano le cose.
Sospirò, senza fars sentire, notando che la ragazza anche se doveva essersi sentita meglio perchè quello che parlava non era davvero il fratello, a quanto pare si sentiva comunque colpevole, sembrava che questi esseri contassero proprio sul senso di colpa per agire. Si alzò dalla sedia e raggiunge una sorta di ripostiglio, doveva avere qualche coperta pulita lì dentro. La recuperò e raggiunse la ragazza, poggiandogliela sulle spalle, successivamente si accomodò sul divano vicinoa lei. Fu abbastanza sorpreso dal gesto della figlia, quando poggiò il capo sulle sue gambe, non era bravo in dimostrazioni così evidenti di affetto, anche se non le disse nulla e non la fece scostare. Si limitò a sistemarle meglio la coperta.
- Serve riposo, potrai dormire qui e domani farò qualche altra ricerca riguardo questo, come gli altri sigilli - disse il cacciatore, ancora un po' impacciato. Le poggiò appena una mano sulla spalla, sfiorandola lentamente, come a volerla rassicurare, anche se non sapeva servisse o no, non era mai capitato in situazioni del genere. Non aggiunse altro, aveva notato che probabilmente era stanca, sia dal viaggio ma anche da tutto ciò che era successo, doveva aver guidato molto per poter arrivare così in fretta a casa sua. Non sentì altri rumori al piano di sopra, per fortuna, intuì che fosse tutto a posto e non ci fossero attività strane in corso.
- Hai fame? - domandò alla ragazza, non sapeva se avesse mangiato o no e in genere i padri era ciò che facevano?! Decisamente gli ci voleva ancora un po' di tempo per imparare del tutto com'era fare il genitore ma le voleva già bene come tale, probabilmente era una cosa che veniva istintiva. Anche se non aveva mai voluto credere a cazzate del genere ma non aveva mai capito di avere figli prima che fosse Zed a dirglielo.
Gli era stato strano sapere della loro relazione ma... stava cercando di accettarlo ma gli avrebbe rotto le gambe ed estirpato le piume una ad una se le avesse fatto anche solo lontanamente del male.





 
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okkioniblu91
view post Posted on 19/11/2011, 04:37








© Alexiel e Dean

:alexiel:

Prima che potesse finalmente poggiare il capo sulle gambe del cacciatore, aveva ben ascoltato ciò che lui aveva iniziato a dirle. Sapeva ormai da tempo che era enormemente informato di tutto ciò che era possibile, proprio come una sorta di sistema di ricerca del tutto virtuale. Probabilmente era tutto favorito dal fattore "circondato completamente dai libri". Per quanto aveva potuto vedere, erano gli unici ad essere conservati alla perfezione, senza tremendi aloni di sporcizia ad avvolgerli. Questo era un bene ma.. probabilmente avrebbe dovuto convincerlo a fare un pochino d'ordine, almeno il bucato. Suo padre viveva da solo da troppo tempo, era evidente quanto mancasse una tocco femminile in quel luogo. Tuttavia era una bella casa e il senso di familiarità non era mai stato tanto forte come ora.
Rabbrividì appena alle sue parole. Per quanto sentisse la gabbia toracica come una grattugia, la quale ogni respiro provocava un sospiro interno dolorante, si limitò a sfregarsi bene le braccia, tentando di scaldarsi e scacciar via il tremore il più lontano possibile.
Sapeva bene cosa si diceva sull'inferno ed ormai non credeva più alla classica forma per poppanti costituita da " diavoletto cornuto con tanto di forcone". Non era più una ragazzina, o almeno mentalmente, per quanto piccola e fragile potesse sembrare. almeno non aveva fatto esplodere nient'altro e ciò era un bene per l'uomo, non avrebbe avuto altro a cui mettere mano.
-Lo so bene- constatò soltanto. Tentando di recuperare un minimo di voce normale. Purtroppo quando si era residui da un pianto troppo accorato, la voce tendeva ad affievolirsi sempre di più per via dello sforzo delle corde vocali. La sua voce quindi, oltre che rauca, era talmente flebile da essere a malapena udibile. Ovviamente le bruciava un po' la gola, ma era del tutto normale. Non si era mai sfogata così tanto.
-Questo vuol dire che dovremmo tenere gli occhi ben aperti un po' di più- constatò appena, lasciandosi sfuggire una lieve smorfia.
Lo osservò alzarsi dalla sedia su cui si era seduto in precedenza. Quella dall'aria vecchia e talmente vissuta da essere a malapena stabile. Suo padre ci si doveva essere seduto parecchie volte a studiare una soluzione a qualsiasi tipo di piano. Lorelai e quello che doveva essere Dean, erano ormai spariti al piano di sopra. Non aveva mai visto Dean ma Bobby sembrava volergli molto bene. A quanto pare.
C'erano ancora moltissime lacune che non poteva colmare. Almeno non in quel momento e non subitissimo. Però.. in qualche modo era quasi gelosa dell'affetto che li legava. Bobby li aveva nominati spesso, anche se in modo vago ed accidentale. Avrebbe voluto anche lei entrare nella vita di suo padre molto prima, ma purtroppo suo fratello non le aveva detto niente, distrandola con altro.
Si strinse un altro po' tra le proprie braccia nel mentre osservava distrattamente i movimenti di suo padre. Più che altro perché era curiosa di capire cos'avesse in mente e non poté fare a meno di sentire un lieve sorriso grato stirarsi sulle proprie labbra nel notare la coperta che aveva tirato fuori da quella sorta di ripostiglio. Era proprio come aveva immaginato le prime volte che ci aveva parlato.
Sotto quella scorza da duro e burbero uomo, ce n'era uno dal cuore grande come l'universo.
Accettò di buon grado la coperta sulle proprie spalle, accennando un "grazie" a malapena mormorato, per poi stendersi finalmente per poi poggiare la testa sulle gambe del padre. Notò quanto fosse sorpreso, ma.. in qualche modo, sentiva il netto bisogno di sentire qualcuno di familiare starle vicino. Qualcuno che fosse lì, in carne ed ossa, che magari le voleva bene. Tentò di non lasciarsi andare nuovamente ai tristi pensieri, nel mentre ascoltava le sue parole, annuendo appena.
Sentì il calore di quella mano sulla propria spalla, socchiudendo gli occhi. Non aveva mai provato una cosa simile. Era.. caldo e.. rassicurante.
Sentì uno strano calore all'altezza del petto, del cuore e.. finalmente cominciò a sentirsi al sicuro. Protetta. -ti aiuterò..- mormorò soltanto, lasciando che l'uomo le sfiorasse il braccio.
Ovviamente non lo avrebbe lasciato da solo con le ricerche. Le era stato più che istintivo cercare lui dopo aver vissuto quella sorta di trauma. Avrebbe ignorato ogni sua possibile rispostaccia e si sarebbe seduta al suo fianco per aiutarlo nelle ricerche. Aveva fatto così tanto per lei, anche se l'uomo non lo sapeva.
Aver ritrovato il padre che aveva sempre sperato di incontrare.. era la realizzazione quasi di uno dei suoi sogni più segreti e nascosti.
Non disse niente per un po'. Chiuse gli occhi, lasciando che la presenza di suo padre le infondesse abbastanza serenità. forse già stava un po' meglio ed era tutto merito suo. Schiuse gli occhi soltanto quando parlò di nuovo. Istintivamente allungò la mano che aveva rannicchiato sotto al suo fianco dato che era stesa di lato, per poggiarla sulla sua, dandogli una lieve pacca di gratitudine.
-Non credo di riuscire ad ingerire niente per ora..- mormorò soltanto, come a volerlo ringraziare.
Non sapeva bene come dirlo, dato che non l'aveva mai detto.. a nessuno. Nemmeno ai suoi genitori adottivi.
-Sono contenta di averti trovato.. ti voglio bene, papà- mormorò, con il cuore che batteva a mille. Le uscì un'altra lacrima, ma la mascherò subito con un mezzo sorriso, per poi accoccolarsi meglio, rannicchiandosi piccola piccola per poi richiudere gi occhi ed assopirsi pian piano.

:dean:

Bobby non era mai stata una gran casalinga, diciamo pure che lui e le pulizie bisticciavano presso che sempre. Sarebbe stato divertente osservare il vecchio vestito da cameriera, con tanto di cuffietta e reggi calze, solo che in quel momento si sarebbe sorvolata la soglia "inquietante" a quel punto non c'era bisogno di nollegiare un film Horror, sarebbe stato decisamente peggio. Tuttavia, nell'immaginarselo a quel modo, insieme alla lieve smorfia gli sfuggì anche un lieve mezzo sorriso ironico. Sarebbe stato decisamente inquietante ma si sarebbe ammazzato dalle risate, anche se poi il vecchio gli avrebbe bucherellato le chiappe a suon di fucilate. Riducendole ad uno stupido scolapasta. Quello si che faceva male, era meglio non fare niente, anche se quel ricordo lo avrebbe perseguitato proprio come un brutto incubo.
Dean si era tolta la giacca perchè non ne poteva più di tenerla indosso. Più che altro era la stessa giacca che aveva avuto dal ritorno dall'aldilà ed avev ancora qualche rimasuglio di terra. Più che altro era assurdo come si fosse risvegliato, ma ci avrebbe pensato domani, ora la sua priorità era Lorelai. Era contento di averla rivista e probabilmente non avrebbe di certo speso il tempo a dormire, con lei di fianco. Voleva parlarle, in qualche modo gli era mancata la sua parlantina in grado di stordire un intera mandria di elefanti imbestialiti. Così come gli era mancato quel mezzo sorriso ironico che affiorava ogni volta che diceva qualcosa o lo prendeva in giro.
Le indirizzò un sorriso per poi inarcare un sopraccilio.
-Davvero non ti basto io come tua stufa personale?!- commentò con lieve ironia, per poi scrollare le spalle. Dopo tutto faceva abbastanza freddo e non c'erano poi così tante coperte. Bobby poi, non aveva di certo i riscaldamenti, ma qualcosa di arronzato e dovevano arrangiarsi a loro volta. La osservò, era proprio come se la ricordava. Sorrideva persino come un deficiente a volte, ma si riprendeva quasi subito.
Lasciò che ci pensasse lei a cambiare il letto. In tutto ciò, sembravano proprio una coppietta sposata e Dean si ritrovò ad osservarla senza riuscire a distogliere lo sguardo. Si accorse anche che sembrava piuttosto sciupata e stanca. Era leggermente pallida, ma a quanto aveva potuto capire, erano arrivate con la moto, magari il viaggio era stato abbastanza lungo e spossante da segnarla. Avrebbe dovuto decisamente rimediare. Magari avrebbero potuto parlare il giorno dopo, tanto non vi era fretta per il momento, era lì e non doveva andare da nessuna parte, no?! Lo sperava almeno. Sperava che non fosse tutto uno stupido sogno.
Rise appena, -di solito è Sam la donnina di casa ma sì, so cambiare le fodere anche io- constatò con ironia.
Poco dopo si beccò la stoffa in faccia ed arricciò il naso, facendole una inguaccia nel sentirla ridere e prenderlo in giro.
-simpatica, ma hai una pessima mira- la prese in giro, tirandosi via la fodera dalla faccia per poi cominciare a sostituire quella dei cuscini. Alla fine tutto ciò non era affatto spiacevole, soltanto che di solito era troppo pigro per farlo da solo. Considerando il fatto che giravano di motel in motel lasciando il lavoraccio alle cameriere di turno.
L'aiutò a mettere anche la coperta e si stiracchiò con fare pigro.
-Bene.. qui abbiamo finito, a meno che tu non voglia squoiare un orso bianco per utilizzare la sua pelliccia come copri letto- commentò ironico, prendendola un po' in giro. Tuttavia sembrava infreddolita e le si avvicinò per sfregarle appena le braccia.
-Magari è meglio rimandare ogni discorso a domani, siamo entrambi stanchi.. magari una bella notte di sonno è quello che ci vuole per rilassare un po' i nervi e far calmare anche le acque giù- commentò poi, riferendosi a bobby e alexiel. Le sorrise e le depose un lieve bacio sulle labbra per poi voltarla di spalle e sospingerla lievemente verso il letto.
A quel punto saltellò fino all'altro lato del letto e ci si buttò proprio con fiacca ben evidente. Pigro e svogliato. Raccolse una mano dietro la nuca mentre l'altro braccio veniva steso per farle cenno di raggiungerlo. Prima però, aveva scostato appena le coperte e si era tolto le scarpe, a quel punto si rannicchiò sotto e si lasciò andare contro le coperte.





 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 19/11/2011, 16:56








© Lorelai e Bobby

:lorelai:



Lorelai rise alle sue parole, anche se probabilmente cappotto o no, gli sarebbe stata incollata, aveva più freddo del solito, era di certo dovuto alla gravidanza.
- Ma ci vuole anche il cappotto, stufetta - rispose ironica, apostrofandolo in quel modo, anche se era vero, di certo non moriva di freddo quando dormiva con lui e non per altri motivi. Lì non c'erano i riscaldamenti, l'aveva notato, probabilmente da qualche parte doveva esserci una stufa a legna, a differenza della sua stufetta umana.
Sperava di non sembrare tanto dimagrita ultimamente, dal vomito, dalla gravidanza e da quella strana dieta che doveva portare avanti o provarci per non esagerare il proprio peso o qualcosa del genere. Ecco perchè a cinque mesi se metteva un cappotto non sembrava ancora incinta ma solo un po' rotondina, ma non si vedeva, se non le aveva chiesto nulla o fatto commenti, non doveva notarsi.
Gli fece la linguaccia alle successive parole ma il cacciatore l'aiutò sia con le federe dei cuscini che con la coperta che voleva mettere sopra il lenzuolo, almeno avrebbe aiutato a stare un po' più al caldo, non che servisse ulteriore calore.
- Non credo di aver bisogno della pelle di un orso bianco, lascia che viva ancora un po' - ribatté, ironica, facendogli la linguaccia e lasciando che le si avvicinasse. Non era male, l'avrebbe anche abbracciato ma rimandò a dopo, sarebbe stata più comoda. Ricambiò il successivo bacio e si lasciò condurre verso il letto, - potei credere che hai cattive intenzioni se fai così - commentò lei con sarcasmo, anche se era palesemente divertita dalla situzione, era la presenza di lui a farla stare meglio, era tanto che non aveva la possibilità di parlarci, ne aveva sentito tanto la mancanza.
Lo raggiunse sul letto, stendendosi al suo fianco, dopo aver tolto le scarpe, lasciando che queste ricadessero in terra, attenta a non fare troppo rumore. Avvicinò le gambe, in modo da stare rannicchiata e più comoda, avvicinandosi a Dean.
- Non sono ancora molto stanca, forse un po' ma non un po' troppo - disse lei, mentre poggiava il capo sul suo petto e si sistemava comoda, anche se forse aveva la tendenza ad abbracciare un po' tropp ma quello sarebbe arrivato nel sonno, non ancora.
Socchiuse gli occhi, anche se voleva cercare di rimanere sveglia, per lui, probabilmente aveva tante cose da dirle e voleva sentire, voleva parlare con lui, le piaceva parlare con lui.
- Dean - mormorò, anche se iniziava a sentire che il sonno poteva arrivare ma si sforzava di restare sveglia ugualmente. Il calore emanato dal corpo di lui era così piacevole però. Scostò le coperte, in modo da coprirsi meglio e coprire anche lui, nonostante non sembrava averne bisogno, se ne preoccupava ugualmente.








:bobby:



Bobby non si era mosso da dove si trovava e non sembrava intenzionato a farlo, anche perchè avrebbe rischiato di recarle disturbo, sapeva questo anche se non era esattamente il padre migliore del mondo. Era all'era nel caso fosse successo qualcosa e aveva una pistola con sé, non addosso ma poteva raggiungerla facilmente da dove si trovava. Al momento sembrava tutto tranquillo e si limitò a sistemarle meglio la coperta che le aveva poggiato sulle spalle, in un certo senso anche se non se ne rendeva conto sembrava un bel quadretto familiare.
Sentì la voce della ragazza che diceva l'avrebbe aiutato nelle ricerche, non correva pericoli sfogliando tra i libri, non aveva motivo di dirle di no, anche se era molto che viveva da solo ed aveva fatto da sé la maggior parte delle ricerche. Si limitò a risponderle con un sì, senza aggiungere altro per lasciare che riposasse, l'indomani avrebbero iniziato a cercare sui libri, c'erano ancora molti sigilli da spezzare, non aveva idea quanti ne mancassero ma se potevano ancora permettersi di dormire tranquillamente... ne mancavano ancora tanti.
Alla sua domanda rispose che non sarebbe riuscita a mangiare nulla e l'anziano cacciatore non insistette più di tanto nel convincerla, il mattino dopo avrebbe cercato lei stessa qualcosa da mangiare, appena si fosse calmata del tutto. Era evidente che ne risentiva ancora del pianto, non era attento ma neppure tanto stupido da non far caso a quei particolari.
Iniziava ad assoporsi e rimase fermo in quella posizione per non correre il rischio di poterla svegliare da un momento all'altro, neppure al piano di sopra si sentivano rumori, di nessuna natura.
Le parole di lei arrivarono quando men se l'aspettava, in realtà non era tipo da frasi del genere, non le usava spesso, anzi, non era molto che aveva modo di comportarsi in maniera "sdolcinata", tranne quando aveva rivisto Dean ma non di più di tanto neanche in quel caso. Gli sfuggì un lieve sorriso, senza che riuscisse a controllarlo o fermarlo, - Anch'io ti voglio bene - rispose ma non aggiunge dell'altro, se non sistemarle nuovamente la coperta. Era vero quello che aveva detto, anche se era da poco che si conoscevano, era sua figlia e le si era affezionato, poi Bobby non era cattivo, solo burbero ma alla fine era diventato un po' più "duro" per quello che gli era successo in quegli anni, nulla di più.
Detto questo, la vide addormentarsi e rimase in silenzio per non svegliarla, sembrava tutto tranquillo e non c'era pericolo ma non avrebbe dormito quella notte, non era nella posizione adatta e sospettava fosse meglio rimanere sveglio. Il respiro di lei iniziò a diventare più tranquillo, nulla a che vedere con prima quando stava piangendo e singhiozzando, anche dopo che se ne stava riprendendo.



 
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Akkai
view post Posted on 19/11/2011, 18:42








© Zed Blackwood
:zed:
Avevo letto che un giorno sarebbero arrivati i testimoni, ma ingenuamente pensavo che sarebbe stato moolto lontano quel giorno e, speravo, stupidamente che non m'avrebbero mai cercato, ma invece erano proprio davanti a me, non erano tutti, sarebbero stati in troppi.
Avevo tredicimila anni e ne avevo vista morire di gente a causa del sovrannaturale, di cui io stesso ne ero un rappresentante.
Comunque sia ero rimasto imbambolato, impreparato a tutte quelle persone che m'accusavano di non averle salvate ed in cuore mio sapevo che era colpa mia, anche se razionalmente parlando, non avrei pootuto fare molto.
Un fantasma con la camicia a schacchi venne verso di me ed io arretrai, salutandolo freddamente. pronunciando il suo nome come se fosse veleno.
Lui era lo sceriffo di una cittadina molto lontana da qui, che avevo ammazzato per vendicarmi della mia moglie che era stata uccisa da quel lurido bastardo.
Aveva sparato a tutti e due, ma a me il ferro mi aveva solo rallentato, quindi alla fine ero stato accusato del suo omicidio ed impiccato, ma alla fine ero riuscito ad ottenere la mia vendetta, non che ne andassi fiero...
Elias Flinch era il mio nome dell'epoca.
Ad un certo punto riuscì a riscuotermi da quello stato catatonico, dovevo sopravvivere, non potevo morire a causa di un manipolo di fantasmi comandati da qualcuno d'estremamente crudele, che così facendo aveva attirato la mia attenzione e la mia rara... rarissima ira.
Mi ricordo che una volta un pastore alquanto bizzarro, di fine ottocento, che conosceva la mia reale natura, in quanto in realtà era uno skinwalker che avevo aiutato ad inserirsi nella società, paragonò la mia ira a quella degli angeli, sul momento mi misi a ridere, ma aveva pienamente ragione.
L'aria in quel momento era pregna d'ozono, come prima di un temporale, ma uno di quelli belli grossi, come quando l'arcangelo Gabriel, su ordine di Metatron scatenò un diluvio che poi in seguito venne ingigantito e venne chiamato 'universale'... e l'aria era così fredda che anche io ne risentivo lievemente, il che era strano per uno come me, che era la quint'essenza del fuoco, quindi la temperatura doveva essere molto vina ai 37 gradi sotto zero e, ringraziai di cuore il fatto che non c'era nessuno con me.
Serrando le mascelle spalancai totalmente le ali, rendendo più imponente e minacciosa la mia figura, non era una cosa molto calcolata, ma una reazione istintiva dovuta alla mia vera natura animale, che di tanto in tanto riaffiorava, nonostante tutto il tempo che avevo trascorso da umano.
Prima tentai senza successo una fug dall'altra parte del mondo, ma quando capì che non sarei riuscito a liberarmi di loro così, evocai il mio fuoco che si raccolse in un cerchio protettivo attorno a me, a quanto pare il mio fuoco li allontanava temporaneamente.
Questa breve pauasa mi diede tempo di riflettere sulla situazione, anche Axel doveva essere nella mia stessa situazione, speravo solamente che riuscisse a cavarsela da sola fino a quando non sarei riusito a risolvere la situazione, non volevo portare altri fantasmi da lei e, poi era una femmina molto forte e, non erano poche le volte che ringraziavo d'averla al mio fianco e non come mia nemica.
Speravo che riuscisse a cavarsela da sola, come, del resto aveva sempre fatto prima d'incontrarmi al ospedale.
Io dovevo solo tentare di trovare un modo per rispedirli da dove erano venuti.
Alla fine l'idea non venne a me, ma tramite una chiamata, Beatrix, una delle mie tante allieve, mi contattò e mi disse un'incantesimo, che recitai, vedendoli implodere su se stessi, tutti, non solo i miei nemici, ma anche le persone a cui avevo voluto molto bene, quando erano in vita ed il mio cuore si strinse in una morsa dolorosa, mentre le mie ali s'accasciavano lentamente ed inesorabilmente al suolo, come una marionettta a cui hanno reciso i fili.
Deglutì a vuoto, rimanendo per qualche minuto ad osservare la scena, come se la semplice contemplazione di essa, mi dovesse far realizzare che non era tutto un'incubo e che prima o poi mi sarei svegliato.
Due minuti e quarantadue secondi, fu questo il tempo necessario per farmi tornare alla realtà... quello e Beatrix che continuava a chiedermi se ero ancora vivo, dopo averla salutata distrattamente ed aver attaccato il telefono, mi resi conto che non sapevo ancora come stava Ax, così rialzai le ali e dopo averla individuata con qualche poderoso colpo d'ali mi trasportai lì.
La luce che andava e veniva preannunciò il mio arrivo, ancor prima del fruscio delle piume.
Ero a casa di Bobby, non c'era alcun dubbio, conoscevo molto bene quella struttura e sussurrai a mezza voce -Ax...-
Come per voler chiamare la cacciatrice, ma poco dopo la percepì da dietro la poltrona, viicno a Bobby, o meglio con la testa poggiata sulla coscia del padre, che dormiva, anche se percepivo che la sua aura era molto turbata, probabilmente aveva avuto anche lei un'incontro ravvicinato con un testimone.
Non volai, anche io ero troppo stremato, per farlo di nuovo, anche se solo dal punto di vista spirituale, mentre le mie ali tornarono ad afflosciarsi al suolo, come se richiamate da esso.
Con delle falcate calcolate aggirai il divano, per ritrovarmi davanti ai due e salutai Bobby con un silenzioso e rispettoso cenno del capo.
Mi misi a sedere sui talloni, per osservarla meglio mentre dormiva e vidi le sue guancie più pallide del solito solcate da diverse righe saline, ricordo di un pianto prolungato... la mia compagna che piangeva... chi sa chi aveva attirato su di se quell'incantesimo, il fratello od i genitori adottivi?
Incerto, le sfiorai una guancia con estrema delicatezza, per farle sapere che ero lì con lei, poi lanciai a Bobby un breve sguardo colmo di gratitudine, per poi mettermi a sedere sul pavimento, vicino a dove dormiva Ax, a gambe incrociate, attendendo un suo risveglio, anche se per adesso aveva tutta l'aria di voler dormire ancora per moolto tempo... pazienza, avrei atteso.

 
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okkioniblu91
view post Posted on 20/11/2011, 02:17








© Alexiel e Dean

:alexiel:
La ragazza poté sentire le ultime parole pronunciate dal padre, ancor prima di assopirsi. Questo contribuì, in qualche modo, a garantirle un assopimento abbastanza sereno, a dispetto di ciò che era successo fino a qualche ora prima. Si era accoccolata su di un fianco, in modo da non pesare troppo sulla gamba di suo padre, rannicchiata sotto la coperta che l'uomo le aveva poggiato sulle spalle. Si era assopita con un lieve sorriso sulle labbra, che si rilassò soltanto qualche minuto dopo. Il sonno divente man mano più profondo, lasciandosi cullare da qualche sogno che ormai la perseguitava da un po' ma niente di evidentemente pesante da destarla nuovamente. Diciamo pure che il sonno fu abbastanza pesante, non riuscì a percepire nemmeno la presenza di Zed, e aggrottò appena le sopracciglia nel percepire il tocco del suo compagno sul volto, ma non fu abbastanza da destarla. Sospirò appena, finendo per abbracciare inconsciamente la mano del padre, la quale era rimasta sulla spalla della ragazza. Era felice che lui fosse lì con lei, oltre Zed, faceva parte della sua famiglia e, in fondo in fondo.. ne era talmente felice da sembrar quasi di essere tornata bambina.


:dean:
Dean non poté fare a meno di ridere alle sue parole, aggiungendo anche una roteazione degli occhi, dato che alla fine anche quel modo scherzoso di fare gli era mancato da morire. Le arruffò i capelli e sfoggiò un sorriso talmente largo e da schiaffi da farlo sembrare quasi privo di problemi o pensieri, anche se era preoccupato per tutta la situazione. C'era qualcosa che non andava nell'aria e se ne rendeva conto, tuttavia non riusciva a darvi una definizione e ciò non lo faceva stare tanto tranquillo.
-chi ti ha detto che non ne abbia?!- ribatté ironico e divertito, rispondendo alla sua affermazione con una domanda.
Si sistemò meglio tra le coperte, sperando vivamente che si riscaldassero in fretta. In quel periodo faceva abbastanza freddo e la mancanza dei riscaldamenti si sentiva. Lorelai sembrava avere abbastanza freddo e un po' gli dava da pensare, magari si era presa qualche malanno o colpo di vento. Con quel freddo, viaggiare in moto, non era poi il massimo del comfort. Avrebbe provveduto lui a scaldarla e no, non aveva niente di sconcio in mente, oppure.. c'era sempre qualcosa di sconcio quando lei era nei paraggi dato che l'attraeva come una calamita, ma non le sarebbe saltata addosso. Per ora gli bastava soltanto stringerla tra le braccia ed assicurarsi da sé che fosse tutta intera e con lui.
Lasciò che si accoccolasse contro il proprio petto, avvolgendole automaticamente le spalle con un braccio, in modo da attirarla maggiormente a sé e stringerla appena. Le sfregò appena le braccia, nel mentre le coperte si intiepidivano appena, assumendo lo stesso grado di calore corporeo dei due. Dopo un po' la temperatura divenne abbastanza stabile, le baciò la fronte.
-Sei stanca- Decretò in fine, con lieve ironia, sorridendo appena nel mentre sistemava appena i cuscini dietro le loro teste. Per loro fortuna, almeno quelli erano ancora morbidi e non blocchi di cemento.
Socchiuse appena gli occhi e la strinse appena, nel mentre le sfiorava i capelli con la mano che aveva portato dietro la esue spalle.
Quando la udì mormorare il suo nome, accennò un lieve sorriso, nel mentre arraffava meglio le coperte per coprire entrambi. -mhm?- mugugnò, ma anche lui sentiva le palpebre pesanti e sentire il tiepido tepore provenire da lei, lo cullava quasi come il rombare della sua bimba ora parcheggiata nel retro.
-Abbiamo tutto il tempo di parlare.. ora spegni quel tuo cervellino iperattivo e riposa- commentò ironico, sorridendo, per poi chiudere gli occhi in definitiva. La tenne stretta a sé intanto.






 
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Lorelai Wayne
view post Posted on 20/11/2011, 05:17








© Lorelai e Bobby

:lorelai:


Si tenne stretta a lui, accennando un lieve sorriso involontario, dovuto probabilmente alla sua semplice presenza vicino a lei. Iniziava a sentire meno freddo, non che le fosse passato del tutto ma sapeva che era merito del cacciatore.
- Forse - mormorò, ironica quando sembrò decretare che era stanca, forse aveva ragione ma le era mancato così tanto che non voleva sprecare il tempo a dormire se poteva passarlo con lui ma il sonno era... insistente. Cercava di fare come una bambina che non deve andare a scuola e la sera prima fa di tutto per rimanere sveglia ma non sembrava riuscirci alla grande.
Sentiva il battito cardiaco di lui, avendo la testa poggiata sul suo petto, era un suono piacevole, anche se poteva udirlo a malapena, le faceva bene e la rendeva più tranquilla, per quanto potesse sembrare strano e melenso, decisamente melenso, fuori dagli standard della rossa.
Si lasciò accarezzare i capelli ancora un po', - mh mh - fu la risposta di lui quando disse che avrebbero avuto tutto il tempo di parlare e che poteva dormire.
- Sono felice che tu sia qui - mormorò lei qualche momento dopo, esternando in modo molto melenso quello che pensava effettivamente, le era sfuggito, anche se forse iniziava a diventare un abitudine essere più melensa ma avrebbe rimediato.
Prima di assopirsi si strinse di più a lui, per mettersi più comoda e stare più al caldo, tendeva a comportarsi così nel sonno. Non ci mise molto ad addormentarsi, era stanca, si vedeva, un po' per il viaggio ma anche per la gravidanza. Avrebbe detto tutto a Dean il mattino dopo, magari davanti ad una tazza di caffè, era quello che voleva fare, sperava di riuscirci. Non sapeva se dire tutto o solo della gravidanza ma probabilmente le parole sarebbero venute fuori e lei... le avrebbe sistemate per renderle accettabili.
Nel sonno non avrebbe sentito altro, aveva il sonno abbastanza pesante e non avvertiva i rumori che la circondavano, se non in casi rari e abbastanza strani, il calore di Dean riusciva ancora a percepirlo, come qualcosa di rassicurante e non lo lasciava per nessuna ragione al mondo.






:bobby:



Alexiel si era addormentata e a parte il suo respiro, leggero, non si udiva altro rumore in casa, c'era calma piatta, anche per il piano di sopra. Fu in quel momento che questa calma apparente si interruppe e vide qualcuno apparire nell'ombra. Le lampadine erano state fulminate da Alexiel quando non sembrava riuscire a controllare i suoi poteri e non poteva scorgere la figura che era apparsa, riusciva ad intravederlo appena grazie ad una candela poggiata su un mobiletto vicino al divano.
Non pensò molto, sapeva che se era un sospetto e voelva ucciderli, non si sarebbe fatto scrupoli ad attaccarli subito. Recuperò la pistola dal cassetto e mise il silenziatore, non avrebbe svegliato nessuno così. Fece per sparargli ma la creatura si avvicinò, facendosi vedere e lo riconobbe solo in quel momento.
- Sempre apparizioni con preavviso - borbottò sotto voce, anche con leggero sarcasmo, un modo come un altro per fargli notare che non aveva gradito l'arrivo improvviso, considerando la situazione che stavano correndo e il pericolo dell'apocalisse, gli avrebbe potuto benissimo sparare!
- Sta dormendo - gli disse sempre mormorando, per fargli capire che non era affatto il caso di svegliarla, altrimenti ci avrebbe ripensato sull'idea di non sparargli. Ripose l'arma nel cassetto, togliendo il silenziatore e rivolgendogli lo sguardo come a chiedere la ragione per la quale fosse arrivato fin lì.
- C'è puzza di guai e la tua non è di certo una visita di cortesia - aggiunse, teneva ancora la voce bassa e sembrava non svegliare Alexiel, questo gli importava, sembrava stanca e aveva bisogno di riposo.




 
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15 replies since 10/11/2011, 01:58   216 views
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