Probabilmente, se non ci fosse stata lorelai in quel momento, non sarebbe riuscita a muoversi da lì. Tutto si sarebbe aspettata, tranne che rivedere suo fratello sotto forma di spirito. Era rimasta di sasso, addirittura il respiro sembrava essersi mozzato, stringendole i polmoni talmente tanto da sentire un profondo bruciore all'altezza del cuore. In realtà era come soffocare. Un dolore atroce che aveva minacciato di farla a pezzi in pochi istanti.
L'aveva ascoltato parlare senza sentirlo davvero, forse perchè il suo sguardo era attratto dal suo volto. Eric. Suo fratello. Lo stesso che aveva visto morire davanti i suoi occhi con una crudeltà immane. Non l'avevano risparmiato, tutt'altro. Non aveva avuto scampo.
Era come morire alla fine. la sensazione che lei aveva provato nel sentire tutto quel discorso era molto simile ad una morte lenta e straziante, a tal punto da rischiare addirittura di perdere i sensi e svenire in quel momento.
Eppure era riuscita a rialzarsi, aiutata da Lorelai e fuggire. Come una vigliacca. Sapeva bene che Eric aveva ragione, da vendere.
Non era stata abbastanza prudente da dargli retta. Era sempre stata impulsiva, fin troppo. Così facendo aveva fatto sì che finisse a quel modo.
Aveva però trattenuto tutto il dolore come una pepita rovente all'interno del petto. Non l'avrebbe esternata, nemmeno sotto tortura. Si sentiva già fin troppo fragile a quel modo, non c'era bisogno di aumentare la dose crollando come una povera derelitta.
Alla fine era stato tutto merito di Lorelai, l'aveva aiutata, aveva colpito gli altri due fantasmi ed avevano recuperato la moto per poi schizzare dritti fino in South Dakota. Lì abitava suo padre, ogni tanto era passata a fargli una visita e comunque sia ricordava perfettamente l'indirizzo. Probabilmente era l'unica persona che voleva vedere in quel momento, per quanto fosse buffo il fattore "papà da poco". Si conoscevano da circa soltanto un anno, non era molto ma la ragazza si era affezionata alla fine. Dopo tutto l'aveva subito inquadrato come una figura materna.
Ora era lì, sulla sua moto.. anzi, quella di Eric. Con Lorelai adagiata morbidamente dietro, sentiva le sue braccia stringerle i fianchi, probabilmente per reggersi dato che la bionda aveva spronato la moto al limite di velocità. Sentiva ancora le dita roventi del fratello stringerle la gola e, per un istante, poté sentire distintamente il respiro dire addio.
Socchiuse gli occhi, ora coperti dagli occhiali per eludere il vento, con tutto che aveva il casco in testa. Continuava a sentire le sue parole bruciargli il cervello. Stava male, decisamente e finì per mordersi le labbra a sangue.
Il motivo? Semplicemente perché le tremavano.
Era colpa sua... lo sapeva già, soltanto che sentirselo dire era una batosta ben peggiore.
Sfrecciavano per quella via tranquilla come se avessero il diavolo alle calcagna. In un certo senso era così. Erano i diavoli del suo passato a perseguitarla. Aveva notato anche le altre due persone dietro Eric. Aveva riconosciuto una coppia di gemelli affetti da licantropia, li aveva dovuti uccidere perchè non era riuscita a trovare una cura adatta. A quanto pare era una malattia dalla quale non si poteva guarire. Ne ora ne mai.
Il cuore le pulsava talmente forte da farle male. Respirava a fatica e il petto le tremava decisamente, così come le mani stringevano convulsamente il volante, fino a far diventare le nocche bianche. A dire il vero non se le sentiva più.
si guardò attorno. Avevano viaggiato da circa dieci ore. Ce ne sarebbero volute altre dodici e ventiquattro minuti per giungere a destinazione.
Era sicura che, in qualche modo, non esistesse un luogo del tutto sicuro per lei. La cosa che la terrorizzava di più era venuta a farle visita soltanto qualche ora prima e.. si sentiva talmente tanto vuota da stentare quasi a credere lei stessa di essere un essere umano.
Era orribile e non riusciva a scacciare quelle immagini dalla propria testa.
Sentì distintamente il sapore del sangue sulla lingua quando si morse più del dovuto, ferendosi automaticamente dato che aveva stretto le labbra fin troppo sulla pelle chiara. Si era fatta un lieve taglio sul lato del labbro, ma sarebbe guarito entro poco.
Il viaggio durò esattamente ventidue ore e qualche minuto e ricordò a memoria tutta la strada, confondendosi qualche volta con i cartelli, ma alla fine raggiunse l'abitazione di Bobby.
Parcheggiò davanti la casa. Con il respiro compresso all'interno dei polmoni, incatenati al petto soltanto grazie alla gabbia toracica. Aveva voglia di urlare, di fare qualcosa, qualunque cosa. A stento riusciva a trattenersi ed ottenne soltanto di spaccare qualche finestrino per la troppa pressione che sentiva.
Rumsfield sobbalzò appena, ma non disse niente, osservando alexiel con aria guardinga. Non l'aveva vista quasi mai ed era normale fosse diffidente.
Alexiel fermò la moto ed attese che anche Lorelai facesse lo stesso.
Non riuscì a dire niente. Assolutamente niente, si limitò soltanto a sfilarsi il casco per poi prendere anche quello di Lorelai per poi infilarli nel sellino della sua moto, per poi farle cenno di seguirla fino la porta d'ingresso.
Dopo la visita a suo fratello. Dean aveva deciso di ritornare con Bobby a casa sua, almeno il tempo necessario per riprendersi un po'. Era ancora leggermente e stranamente spossato ed aveva scoperto da poco l'impronta della mano sulla propria spalla. Era un impronta umana, o almeno lo sembrava così tanto da risultare quasi del tutto assurda. Era una sorta di voglia gigantesca oppure una ferita uscita da una probabile ustione.
Era poggiato svogliatamente contro lo schienale del divano che si trovava nel salotto dell'uomo. Aveva una birra in mano e pensava alla sua rossa. Aveva pensato un miliardo di volte di chiamarla, ma il suo numero risultava occupato.
Era preoccupato, non voleva che quella puttana di Lilith fosse ancora in possesso del suo corpo, l'avrebbe fatta fuori in quattro e quattro otto.
Quello speciale fattore non l'avrebbe mai perdonato. La cosa che detestava di più era essere stato toccato in famiglia. O meglio, ogni membro della sua famiglia doveva essere al sicuro, avrebbe fatto tutto il possibile.
In realtà si sentiva anche in colpa. Lilith aveva sicuramente scelto lei sapendo benissimo che non potesse intervenire a quel modo. Ovviamente. Non l'avrebbe mai sfiorata, o ci sarebbe stato talmente male da rimpiangere vivamente di essere ritornato indietro.
Bobby era da qualche parte, probabilmente a fare ricerche su qualche creatura stramba. Quella stessa che probabilmente l'aveva portato lì o almeno qualche sorta d'indizio per giustificare quell'accaduto così singolare.
Dean era quasi certo che una possibile soluzione non potesse esistere, era un fattore assurdo. Era stato sopito per circa quattro mesi a quanto pare, si era fatto dire tutto ciò che era successo.
Almeno si era assicurato con i suoi occhi che suo fratello fosse ancora tutto intero, anche se con quella marmocchia in mano aveva un aria talmente strana da portarlo a pensare cose strane. Soprattutto con la sua ragazza vicino. Aveva capito ormai che stavano insieme. Lui la guardava come un pesce lesso, ma lei sembrava non volerci far caso. Non gliela contavano giusta.A dire il vero nemmeno lei lo convinceva molto.
Sbuffò appena, per poi voltarsi verso la porta nel sentire bussare. Quella casa era un bunker, quindi anche se fosse entrato un demone, non avrebbe avuto scampo. Roteò appena gli occhi al cielo e si alzò.
-Vado io!- esclamò, rivolto al vecchio.
Si diresse in modo pigro verso la porta, sferzandosi appena i capelli per poi raggiungerla ed aprirla. Ciò che vide però gli mozzò il respiro. Ovviamente i suoi occhi avevano individuato automaticamente Lorelai.
Era come essere colpito da un secchio di acqua fresca dopo aver passato metà vita nel deserto. Come un balsamo su ferite fastidiose. lei gli era mancata tremendamente.
Avrebbe voluto abbracciarla, ma sembrò notare soltanto in un secondo momento l'altra ragazza. Il volto era talmente.. assente da fargli quasi paura, come se non fosse in sé. Gli passò una mano davanti agli occhi.
-tutto bene?- chiese, lievemente preoccupato per quella reazione, ma quando lei non gli rispose si fece da parte per farle entrare, non potendo fare a meno di lanciare uno sguardo lungo ed attento a Lorelai.
Dopo tutto non l'aveva vista per quarant'anni, giusto?!
-che è successo?.. Lei è qui per bobby?- chiese, notando che alexiel non gli rivolgeva nemmeno lo sguardo.
-Ehi vecchio! vieni- disse solo, rimanendo accanto a Lorelai.