Aveva mantenuto lo sguardo fisso sul demone. Almeno fino a quando Sam non si decise ad ucciderlo definitivamente. Non si avrebbe potuto fare altrimenti e, in realtà, gliene importava poco e niente, sarebbe comunque stato punito da Lilith e fatto fuori all'istante. Nascose un lieve ghigno che ormai le usciva fuori involontariamente, come quando respirava, le veniva decisamente naturale. Era la fine che si meritava.
Ovviamente Sam non mancò di notare che il neonato andasse salvato.
Nella sua testolina ovviamente i sigilli andavano salvati. Tutti. Ovviamente lei non lo avrebbe permesso. O almeno era ciò che si era prefissata in tutti quegli anni passati alle sue calcagna, organizzando passo passo tutto il suo percorso fino a quel momento.
Era convinta anche in quel momento di porre fino a quella storia, almeno credeva fermamente di esserlo. Era sempre stata una donna abbastanza forte, a tal punto da non farsi condizionare da niente e da nessuno, a parte qualche rarissima occasione. Guarda caso, tutte quelle "occasioni" capitavano sempre in merito "sam winchester". C'era qualcosa nella persona del minore dei fratelli che riusciva a sedarla, in qualche modo.
Max odiava sentirsi così. Lo odiava fin nelle viscere, eppure non riusciva a farne a meno. Cominciava a pensare seriamente che le si fosse fatto qualche sorta di strano incantesimo.
Annuì appena alle parole del ragazzino. Almeno quando disse che dovevano sbrigarsi.
-direi di muoversi- concordò, scavalcando il corpo ormai privo di sensi ora riverso a terra per poi seguirlo su per le scale.
Quando nominò altri demoni, si concentrò per qualche istante ed estese il suo "radar" fino a dove poté. Non senti nessun'altro, a parte il sangue demoniaco che scorreva nelle vene del ragazzo.
-Non c'è nessun'altro, quindi non c'è bisogno di rompersi la testa volando su per le scale- commentò con lieve sarcasmo, nonostante ciò però, lo seguì.
In realtà non aveva molta fretta di trovare quel mostriciattolo puzzolente ed urlante. L'ultima cosa che voleva era guadagnarsi una qualsiasi sorta di rigurgito addosso. Serrò leggermente la mascella, sicura del fatto che il ragazzo non potesse vederla dato che era completamente buio.
Udì anche lei il pianto del bambino. Rabbrividì istintivamente. Era buffo vedere un demone di tale portata essere terrorizzata da un neonato. Non c'era un motivo certo per una reazione del genere, eppure era così.
Forse la loro statura, oppure quello sguardo assolutamente innocente e privo di paura o cattiveria a farle terrore. Erano puri. Puri fino nell'anima, ancora privi di ogni subdolo sentimento nocivo.
Erano ciò che lei non era stata mai, tranquilla, serena. Forse era anche per quello che ne era terrorizzata. Li temeva più del sale, più di essere uccisa. Annuì soltanto senza rispondergli.
L'aveva seguito in cima alle scale. Ovviamente il ripiano era scuro e non si vedeva niente, almeno lui non poteva vedere. Lei ci vedeva benissimo. Vedeva ogni dettaglio.
Alle sue parole, gli rivolse una lieve occhiata ironica. Per vendicarsi si sarebbe vestita da Clown. Sbuffò tra se e sé e si guardò attorno.
-Ci penso io.. ricordami di rubare un paio d'occhiali a raggi x- commentò ironica, prima di avanzare.
La stanza era quasi del tutto circolare. Il fumo che infestava le stanze era filtrato anche lì, ovviamente. Quelli erano i piani in cui i tecnici venivano ad aggiustare mostri e luci, di fatti vi erano varie porticine che portavano al passaggio dei vagoni. Risa, urla, strani versi. Era questa l'atmosfera che girava in quel momento, ma max aveva sentito di gran lunga suoni peggiori.
Sfiorò il braccio di sam, come a fargli capire che doveva rimanere lì, quindi avanzò di qualche metro ed individuò diverse ceste. Li dovevano esserci i ricambi per le marionette e le maschere delle mascotte.
Intravide un lieve movimento e, di seguito, ci fu un altro strillo.
Trattenne l'impellente impulso di tapparsi le orecchie. Poi roteò gli occhi al cielo e raggiunse una cesta, quella che almeno si muoveva di più.
Lì, tra un ammasso di stracci c'era il mostriciattolo che si agitava.
Gli occhioni chiari erano colmi di lacrime ed agitava le braccine. Non appena sembrò vederla, emise un vagito e si dimenò ancora di più.
Max si paralizzò per qualche istante, completamente spiazzata. Chiunque avesse mai incontrato rimaneva sempre terrorizzato dalla sua presenza e mai nessuno voleva farsi prendere in braccio.
Guardò con enorme diffidenza ed orrore quella piccola creatura, come se potesse azzannarla da un momento all'altro. Fece un respiro profondo ed allungò le mani, prendendo la creatura da sotto le ascelle e la sollevò, tenendola ben lontana dal proprio corpo.
Era una bambina, almeno i lineamenti e il tipo di vestiario, appartenevano ad un esemplare femminile.
la squadrò come se si trattasse di una bomba chimica e poi lanciò uno sguardo a Sam.
-E' qui- commentò solo, L'accostò con enorme titubanza contro il suo petto e la bimba si accoccolò automaticamente contro il suo profilo, sorridendo.
-E con questa, le ho viste decisamente tutte- commentò con sarcasmo, raggiungendo poi Sam.